La Sanità calabrese si trasforma ogni giorno, sulle pagine dei giornali cartacei e online, in un vero e proprio bollettino di guerra. Un’emergenza continua, tra mancanza di medici, infermieri, nuove tecnologie ed una organizzazione che latita in maniera evidente. In questo contesto davvero preoccupante, l’Ambulatorio di Medicina Solidale sorto anni addietro a Pellaro, periferia di Reggio Calabria, sarà portato ad esempio stasera su Rai 3 alle ore 21.30, nel corso della trasmissione Presa Diretta condotta da Riccardo Iacona, di come sia possibile rendere concrete le cosiddette, cioè buone pratiche in Sanità. La trasmissione di Iacona, infatti, metterà al centro del racconto il Servizio sanitario nazionale italiano che, pur tra commissariamenti, tagli e blocco del turn over, rimane uno dei più invidiati sistemi sanitari pubblici al mondo.
Si tratterà, quindi, di un viaggio tra alcune delle eccellenze della Sanità italiana e tra queste ci sarà il , così come è stato definito dalla rivista Famiglia Cristiana che mesi addietro dedicò la copertina all’ambulatorio di Medicina Solidale di Pellaro. Un viaggio, così come si legge sul sito di Presa Diretta, . Oltre all’Ambulatorio di Pellaro la trasmissione televisiva si occuperà del Sant’Anna di Torino considerato il miglior reparto maternità d’Italia, il Cnao di Pavia dove curano tumori altrove non trattabili con fasci di protoni, il centro trapianti di Bergamo, il Pronto Soccorso del Niguarda. Il tutto, secondo le intenzioni di chi ha realizzato l’inchiesta, .
Tornando all’Ambulatorio di medicina solidale, fondato dal dottore Lino Caserta, c’è da dire che è riuscito a sovvertire le normali, ma spesso assurde, logiche del profitto per una medicina davvero al servizio dei più deboli, e quindi solidale. L’esempio di come sia possibile fare sanità a costi ridotti senza penalizzare la qualità, senza sprechi e con un rapporto medico - paziente basato sull’empatia. Un’iniziativa presente sul territorio reggino ormai da diversi anni, che va incontro soprattutto alle classi sociali più deboli, a chi non si può permettere 80, 100 cento euro di ticket, se tutto va bene. Si tratta, quindi, di un sistema di welfare in cui tutti partecipano, danno qualcosa secondo le proprie disponibilità economiche. E se qualcuno non ha soldi poco importa: anche per lui ci sarà la possibilità di fare gli esami diagnostici richiesti dal proprio medico, di poter effettuare una visita specialistica senza poi passare necessariamente dalla segretaria di turno per pagare cifre spesso impossibili. E’ probabile che nel corso della trasmissione si parlerà anche dell’accordo tra lo stesso centro di medicina Solidale di pellaro e l’Università mediterranea. Accordo che consentirà la tutela del diritto alla salute anche per tutti gli studenti e i dipendenti dello stesso Ateneo attraverso l’istituzione di un ambulatorio all’interno dell’Università per fornire prestazioni di medicina generale, dietologia, psicologia, ginecologia.
Ma a spiegare meglio l’accordo è lo stesso presidente dell’Ace (Associazione Calabrese di Epatologia) e fondatore dell’ambulatorio, il dottore Lino Caserta. .
In studio, per motivi apparentemente inspiegabili, ci sarà il presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, e non il dottore Lino Caserta, come precedentemente annunciato sullo stesso sito della trasmissione televisiva. Ma poco importa, quello che sicuramente prevarrà sarà l’autentico spirito solidale, e per alcuni versi rivoluzionario, di un ambulatorio che da tempo è entrato nel cuore di tutti i reggini.
Autore: Domenico Grillone
16/09/2019Clicca qui per leggere l’articolo su Noi Calabria