ETEROTOPIE: LUOGHI REALI PER LA FELICITÀ PUBBLICA.
Solidarietà, gratuità, responsabilità, accoglienza sono valori da riproporre auna umanità, ancor oggi, assetata di giustizia sociale.E’ questo l’impegno dell’Associazione Calabrese di Epatologia e dellaFondazione per la Medicina Solidale.Il Centro di Pellaro ogni anno ospita gratuitamente circa 20.000 cittadini, inuno spazio accogliente e gentile, con l’impegno di volontari e di giovani chehanno avuto l’opportunità di scegliere di realizzarei loro progetti "a casa loro".Ma l’impegno è anche visione e realizzazione di un paradigma sanitariocentrato sulla salvaguardia della salute piuttosto che sull’esclusiva assistenzadell’infermità. Gli studi epidemiologici, condotti in collaborazione conIstituzioni di ricerca nazionali e internazionali, assolvono proprio allafunzione di acquisire delle conoscenze necessarie per dare concretarealizzazione ad un innovativo modello che intende ridurre l’attualeinsostenibile carico di patologia cronica.Un altro luogo presto rappresenterà questa visione in una soluzioneinnovativa sia nella pratica realizzazione architettonica, sia neicontenuti che è destinata a ospitare:"L’Agorà della Conoscenza per il Benessere".Si tratta di uno spazio che consentirà di realizzare l’incontro e lacondivisione di culture e saperi che possono concorrere a elaborareun modello di sviluppo incentrato sul concetto di "impatto di benessere"per la popolazione e l’ambiente.La Medicina della Solidarietà non è una semplice azione filantropicaproposta come unica soluzione possibile alla disperata dimensione didisuguaglianza. Piuttosto, è un pensiero appassionato al bene pubblico chesi è fatto realtà per rendere conviviale un sapere e la sua pratica: la medicinacon i suoi inalienabili doveri di umanità. Miracolo, sogno o utopia sono i termini più spesso utilizzati nelle cronachegiornalistiche per descrivere il "fenomeno" Centro di Medicina Solidale diPellaro. Si tratta di scelte linguistiche che rimandano al mondo dell’irreale edell’impossibile ma ciò di cui intendono parlare non appartiene al dominiodella fantasia. Piuttosto, l’immaginazione è stata necessaria per determinareuna diversa combinazione di regole così da dare concreta realizzazione a unordine alternativo a quello dominante, quello in cui estese fasce di umanitàsono private di diritti fondamentali, come quello alla salute, in nome dimistificanti necessità economiche rappresentate come le uniche possibili.Così intesa la Medicina Solidale rappresenta un’eterotopia, nel senso intesoda Michel Foucault per designare quei luoghi reali che hanno la forza disospendere, neutralizzare o invertire l’insieme dei rapporti che regolanol’attuale sistema delle disuguaglianze e della povertà diffusa. L’Eterotopia, alcontrario dell’utopia, non è un consolatorio prodotto della fantasia destinatoa naufragare nella ricerca di un’impossibile terra promessa, ma è, piuttosto,un vascello che naviga sicuro dell’approdo in luoghi da colonizzare con undiverso"ordine del discorso".È speranza che si fa realtà. È il luogo della felicità di tutti, nessuno escluso.È la gioia della scoperta che un mondo più giusto è possibile.
Lino Caserta
Fotografie e testi: Carmelo PizzimentiRingrazio il Dottore Carmelo Caserta,per avermi permesso di scattare negliambienti di "Medicina Solidale",Fabio Itri per i preziosi consigli, e tutto ilcorpo docenti de "Il cerchio dell’immagine"
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